Schindler’s List è un film del 1993 dedicato al tema della Shoah.

Cracovia, 1939. L’industriale tedesco Oskar Schindler, manovrando i vertici nazisti, tenta di rilevare una fabbrica per produrre pignatte e marmitte. Già reclusi nel ghetto di Podgorze, ed impossibilitati a commerciare, alcuni ebrei vengono convinti da Schindler a fornire il denaro per rilevare l’edificio: li ripagherà impiegandoli nella fabbrica, pagandoli con utensili da scambiare e sottraendoli al campo di lavoro comandato dal sadico criminale.

Schindler, sempre più nelle grazie dell’alto comando nazista, costruisce un campo per i suoi operai, dove le milizie non possono entrare senza la sua autorizzazione. Infine, scatenatosi lo sterminio, decide di attivare, dando fondo a tutte le sue risorse finanziarie, una fabbrica di granate. Con l’aiuto dell’inseparabile Itzhak Stern, il contabile ebreo, compila una lista di 1.100 persone ebree perché vengano a lui affidate come operai. Mentre gli uomini arrivano a destinazione, le donne vengono per errore tradotte ad Auschwitz, e solo con grande rischio ed impiegando a fondo risorse e conoscenze, Schindler riesce a strapparle alla morte. Per sette mesi la fabbrica produce appositamente granate difettose, finché l’armistizio non trova l’industriale senza denaro. I suoi operai gli donano un anello d’oro con su incisa una frase del Talmud: “Chiunque salva una vita salva il mondo intero”.

Matrix, il lager di concentramento e di sterminio delle coscienze umane, è la tanto crudele quanto invisibile Auschwitz dei miei giorni. Ho io la mia personale LISTA di persone da far uscire da Matrix?